Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 21 dicembre 2010 Il Consiglio provinciale Premesso che: Il risultato del bando di gara per la costruzione dell'inceneritore di Trento ha evidenziato, una volta ancora, la superficialità e l'inadeguatezza del vigente piano provinciale dei rifiuti. Negli ultimi anni sono state numerose le situazioni che hanno manifestato limiti ed imprecisioni, oltreché scelte errate. Basterebbe pensare ai problemi generati dalle discariche - in particolare quella della Maza - oppure alla mai risolta questione dell'organico da raccolta differenziata, che vedeva la realizzazione di alcuni biodigestori, da Lasino a Faedo, al momento ancora tutti sulla carta mentre la Provincia esporta in Veneto l'umido con un costo annuo di milioni di euro a carico dei cittadini trentini. Nello stesso periodo però non sono mancate le proteste, sempre però affiancate dalle proposte, fornite dalle associazioni ambientaliste e dei contadini, dai comitati dei cittadini, da alcune amministrazioni locali, da aziende operanti nel settore. Ora la situazione che si è venuta a creare potrebbe offrire alla Giunta provinciale un'occasione irripetibile per fermarsi e per ripensare tutta la questione rifiuti, rinunciando al costoso e pericoloso inceneritore a favore di una gestione più attenta ed oculata dell'intero processo: incentivando la riduzione della produzione di rifiuti, favorendo il recupero e riciclaggio dei materiali, sostenendo il compostaggio domestico o di prossimità, chiudendo il ciclo all'interno del territorio provinciale senza ricorrere ad impianti di incenerimento. Un'occasione imperdibile, dunque, per rivedere politiche, strategie ed investimenti, aprendo un tavolo di confronto con tutti quei soggetti - associazioni, comitati, Comuni - ai quali non è mai stata aperta la porta del dialogo costruttivo. impegna la Giunta provinciale a rivedere con un nuovo "aggiornamento", entro tre mesi dall'approvazione della presente mozione, il Piano provinciale dei rifiuti, al fine di risolvere i gravi problemi emersi dalla gestione dell'attuale versione del Piano e di chiudere il "ciclo dei rifiuti" in Trentino senza il ricorso alla costruzione di un inceneritore. Cons. prov. Roberto Bombarda |
ROBERTO
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